Progetto Rachele
Altre persone coinvolte
o toccate dall'esperienza
“A decidere
della morte del bambino non ancora nato,
accanto alla madre, ci sono spesso altre persone.
Anzitutto, può essere
colpevole il padre del bambino,
non solo quando espressamente spinge la donna all’aborto,
ma anche quando indirettamente favorisce tale sua decisione
perché la lascia sola di fronte ai problemi della gravidanza:
in tal modo la famiglia viene mortalmente ferita
e profanata nella sua natura di comunità di amore
e nella sua vocazione ad essere “santuario della
vita”.
Nè vanno taciute le sollecitazioni
che a volte provengono dal più ampio contesto familiare e
dagli amici.
Non di rado la donna è sottoposta a pressioni talmente forti
da sentirsi psicologicamente costretta a cedere all’aborto:
non v’è dubbio che in questo caso la
responsabilità morale
grava particolarmente su quelli che
direttamente o indirettamente
l’hanno forzata
ad abortire.
Responsabili sono pure i medici e il personale sanitario,
quando mettono a servizio della morte
la competenza acquisita per promuovere la vita…”
- Giovanni Paolo II, Evangelium vitae 59 -
Una riflessione sul dono della Memoria:
"Non possiamo annullare i nostri vecchi errori o le loro
conseguenze più di quanto
non possiamo cancellare le vecchie ferite che
abbiamo sofferto e inflitto.
Nonostante ciò, per mezzo del potere che la
memoria ci dà di ricordare, sentire,
immaginare il nostro cammino indietro nel
tempo,
possiamo finalmente chiudere con il passato, nel senso di
togliere
il suo potere di ferire noi e gli altri,
e di
impedire la nostra crescita come esseri umani. [...]
E' per mezzo della memoria
che possiamo di nuovo prendere possesso di gran parte delle nostra
vita
che abbiamo già, da molto tempo, cercato di dimenticare.
Possiamo scoprire che in tutto ciò che ci è
accaduto durante gli anni
Dio ci stava offrendo
delle possibilità di
nuova vita e di risanamento, e che,
anche se le abbiamo perse in
quel momento,
ora, tanti anni dopo,
possiamo ancora accettare
di essere riportati da Dio alla vita
e di essere guariti".
- Frederick Buechner, nel sul libro Raccontando i segreti