Nonni
A volte i genitori della persona che ha
abortito soffrono dopo aver appreso della decisione, o
dopo aver visto le conseguenze di un aborto sulla figlia/-o o sul(la)
nipote. Essi spesso manifestano una grande preoccupazione per il loro
figlio/-a o nipote.
Oltre questa preoccupazione, i nonni o bisnonni del
bambino abortito frequentemente manifestano un senso di tristezza
e perdita. A volte esprimono rabbia nei confronti di ciò che è accaduto. Potrebbero
provare una
delusione perchè la loro figlia ha preso questa decisione senza
consultarli. Se hanno insistito nella decisione abortiva possono
sentire un grande senso di colpa, la quale si
può manifestare in un desiderio di non parlarne o nella
razionalizzazione ("Non poteva fare diversamente in questo
momento",
"Come avrebbe potuto terminare gli studi?", "Quel ragazzo non sarebbe
mai stato un buon padre").
Molti nonni descrivono la loro esperienza in questi termini:
- Tristezza
- Rabbia
- Preoccupazione (per il bene del figlio/-a oppure per garantire "che nessuno sappia" dell'aborto accaduto)
- Dolore, senso di lutto
- Sensazione di fallimento (ad es. un chiedersi: "Dove abbiamo sbagliato?", oppure "Perchè non ce l'ha detto?")
- Desiderio di fare in modo che la loro figlia si senta
"meglio," anche facendola tacere se la vedono soffrire o elaborare un
lutto ("Hai fatto la cosa giusta, non piangere più...")
- Sentimenti di inadeguatezza nel discutere dell'aborto e delle sue conseguenze con il loro figlio o figlia.
- Se religiosamente molto praticante è possibile una crisi di identità religiosa o l'allontanamento dalla comunità di fede
- Bisogno di nascondere il fatto dell'aborto, fino
ad imporre l'omertà ("Ti ho già detto di non
parlarne mai più!")
- Se hanno incoraggiato attivamente o forzato l'aborto, possono
portare il fardello della decisione e provare un senso di
colpa. Questo può anche condurre alla rabbia verso la Chiesa, i sacerdoti, il movimento pro-life, etc.
- Le nonne possono portare questo peso da sole se hanno incoraggiato l'aborto senza dirlo al nonno.
Cari Amici:
In quanto nonni di un bambino abortito può essere
che stiate provando un dolore profondo. Forse ricordate lo shock e la
solitudine che avete provato quando avete affrontato la gravidanza di
vostra figlia o vostro figlio.
C'è stata la vostra preoccupazione per vostro figlio/a e il
vostro desiderio che lui o lei fosse libera di andare avanti con la sua
vita.
Magari ricordate la vostra delusione, forse anche rabbia, alla
luce del fatto che la vita di vostra figlia ha preso una svolta
inaspettata come questa.
Oppure avete provato un senso di inadeguatezza quando dopo il fatto, avete scoperto la decisione presa.
E può essere che a volte ricordiate il senso profondo di perdita del vostro nipotino.
Noi siamo dispiaciuti per la vostra perdita. Vi incoraggiamo a
cominciare un percorso di risanamento in modo che, se in futuro vostra
figlia vi chiede un aiuto nel suo cammino verso la guarigione
interiore, voi siate già pronti a farlo.
In realtà attualmente ci sono poche risorse scritte e pochi
gruppi di supporto per i nonni. Tuttavia, stiamo lavorando per
incoraggiare la formazione di tali gruppi e la
pubblicazione di materiale che possa sostenervi.
Attualmente possiamo offrirvi un ascolto compassionevole e possiamo
cercare di mettervi in contatto con altri che possono capire e offrire
un supporto al vostro percorso verso la guarigione interiore e il risanamento familiare.
Lettera a mio nipote
Nell'anno 1989 tua mamma, mia figlia, è entrata nel mondo e non dimenticherò mai il momento della sua nascita.
Essendo diventato padre per la prima volta, ero estatico. Quando tua mamma era ancora nel grembo di sua madre, io facevo tutti i tipi di suoni divertenti con la bocca, cercando di comunicare con lei. Penso che sia per quello che lei ha riso la prima volta che io l'ho tenuta nelle mie braccia!
Pensando a te, la mia mente vaga attraverso diversi momenti nella vita di tua mamma. Per me, ogni momento della paternità è stato prezioso ed è ancora prezioso.
Quando tua mamma chiamò dallo studio medico per dirmi che il tuo cuore batteva e che eri in buona salute, fui
pieno di gioia! In quel momento, la mia ira riguardo la sua gravidanza
di adolescente si trasformò in una grandissima gioia di essere
diventato tuo nonno. L'ho ringraziata per avermi dato qualcuno con cui
io avrei potuto giocare di nuovo, come facevo tanti anni prima con lei,
prima di diventare troppo vecchio. In quel momento ti ho abbracciato
con tutto il mio cuore.
Durante le
settimane che seguirono ricordai spesso le cose che facevo con tua
mamma e tuo zio quando loro erano piccoli. Non vedevo l'ora di giocare
con te, di vederti ridere e di confortarti quando avresti pianto.
Poco dopo,
però, tua mamma è cambiata tanto e ha deciso che voleva disfarsi di te. Quasi quattro
mesi dopo il tuo concepimento tua mamma ti abortì.
Voglio
soltanto farti sapere che c'erano molte persone che ti volevano. Tuo
padre ti aspettava. Ti stava perfino già comprando dei regali. E
tantissime coppie stavano aspettando di adottare i bambini come te.
Infatti, milioni di persone ti volevano.
Tuttavia
tua mamma spiega che ci sono molte cose che lei vuol fare nella sua vita, e che tu le
stavi impedendo di vivere la vita che vuole. Perciò, il 26 di
luglio del 2007, tua mamma ha preso un veleno e il giorno dopo ha fatto
in modo che gli altri ti buttassero via.
Per il
resto del mondo, può essere che tu sia stato soltanto un altro
pezzettino di carne. Per me, sarai sempre mio nipote.
Tuo nonno,
David
Nonno David
lavora come operatore sociale a New York. Il 26 luglio, la data in cui
ha perso nell'aborto volontario il suo primo nipote, è la festa
di San Gioacchino e Sant'Anna, i nonni di Gesù.
Lettera originale in lingua inglese pubblicata nel mensile Celebrate Life (Novembre-Dicembre 2007).
Traduzione a cura di Domenico Montanaro.
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di un professionista abilitato.
A volte l'esperienza di un aborto può creare intense emozioni che forse non potete gestire adeguatamente da soli.
In caso di necessità rivolgetevi ad un professionista abilitato.
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